
L’osteopatia neonatale è indirizzata alle possibili disfunzioni di carattere posturale, muscolo-scheletrico e ai disturbi di adattamento del neonato fino ai primi mesi di vita. Il contributo della osteopatia gioca un ruolo importante nell’identificazione e nel trattamento precoce delle asimmetrie e delle forze di compressione esercitate sul feto dovute alla posizione in utero, al parto vaginale o alle manovre ostetriche.
Il trattamento osteopatico ad inizio precoce permette neonato di adattarsi più velocemente alla vita extrauterina migliorando così le sue competenze neurovegetative come il respiro, la suzione, la digestione, il ritmo sonno-veglia oltre a migliorare la sua postura. La correzione delle componenti disfunzionali permette un adattamento più fisiologico del neonato, favorisce una migliore integrazione delle esperienze sensoriali e quindi dello sviluppo delle competenze cognitive e motorie durante le tappe di sviluppo. I disordini posturali e muscolo-scheletrici includono la plagiocefalia posizionale, le asimmetrie cranio-facciali, il torcicollo miogeno congenito, le asimmetrie posturali e il piede torto congenito posturale. I disordini legati agli aspetti traumatici del parto includono la lesione del plesso brachiale, le lesioni extracraniche spontanee e quelle indotte da applicazione di ventosa ostetrica. Il trattamento osteopatico, mediante l’utilizzo di tecniche craniali adattate al neonato, permette di riarmonizzare le strutture ossee e cartilaginee del cranio e della colonna vertebrale al fine di normalizzare le tensioni a carico delle strutture ossee, cartilaginee, nervose e vascolari interne al cranio.